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452 serata xxviii

vesuviane, immedesimato col Vesuvio, in luogo di un recinto, formerà uno sporto circolare, un collare intorno al Vesuvio stesso; diventerà insomma un Piano del lago, sostituito all’atrio del Cavallo. La intendete ora la storia dell’Etna senza che sia scritta? Un giorno l’antica Etna ebbe una furiosa eruzione. La storia moderna ne ricorda di somiglianti pei vulcani dell’America e dell’Asia. La montagna etnea fu letteralmente sventrata, rimanendovi un abisso, una voragine immensa, cioè un cratere, simile a quello, per esempio, del Tenggher, vulcano dell’isola di Giava, che ha una circonferenza di oltre 23 chilometri. Dal fondo di quel gran cratere, come il Vesuvio dal recinto del Somma, nacque l’attuale Mongibello. Sarà stato dapprima un piccolo cono che si ve deva fumare giù in fondo al cratere, come quel conetto ch’io vi ho descritto, e che vidi sorgere dal fondo del cratere vesuviano nel 1865. Ma quel Mongibellino crebbe a poco a poco, com’io mirai crescere il cono interno del Vesuvio, e allargandosi mano mano che si alzava, riempi il cratere dell’antica Etna e riuscì a sporgere il capo al disopra del suo recinto. Ci deve essere stata un’epoca in cui il cratere antico dell’Etna era per rispetto al Mongibello quello che il Somma è attualmente per rispetto al Vesuvio. In quest’epoca stessa, invece d’un Piano del lago, esisteva una valle circolare interna, cioè un atrio del Cavallo. Ma il Mongibello, allargandosi ed alzandosi sempre più, riempi per intero il vecchio recinto, e riuscì anzi a coprire come d’un manto colle sue ceneri e co’ suoi lapilli il recinto stesso. Esso recinto, si vede ancora ma come un anello ricoperto da un guanto, e l’atrio divenne quel piano circolare, che cinge il Mongibello dove esso s’innesta coll’antica Etna. Questo piano circolare, cioè il Piano del lago, è come un colletto ben giusto al collo del Mongibello, ma aperto sul davanti, con un bello sparo che discende sul petto. Il Somma non è anch’esso un colletto pel Vesuvio? Sì; ma un col letto più comodo, che lascia uno scollo, anzi un largo spazio attorno al collo che ricinge. Se il Vesuvio continua, come v’ho detto, giorno verrà che il monte Somma gli si stringerà alla gola, e appunto allora, invece d’un atrio del Cavallo avremo un Piano del lago. L’eruzione del Vesuvio che sventrò il monte Somma è storica: quella del Mongibello che ha squartato l’Etna non lo è. Ambedue però quelle eruzioni sono ugualmente certe pel geologo, come certe ambedue le storie che vi ho narrate».

«Ma quello sparo che discende sul petto?» chiese la Marietta.

«Volevo dire la valle del Bove, ed è quella spaccatura late-