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SERATA XXV


Il Vesuvio nella fase pliniana.

Fase pliniana, 1. — Fase stromboliana, 2. — Fase pozzuoliana e fase ischiana, 3. — Eruzione del 1631, 4. — Attività stromboliana del Vesuvio negli ultimi due secoli, 5.


1. Eccomi a parlarvi, come v’ho promesso, delle fasi che presenta un vulcano. Esse sono quattro: la prima è la fase pliniana o fase di esplosione. Voi intendete già perchè questa prima fase si chiama pliniana. Infatti è la gran fase del parossismo, quando il vulcano, rompendo d’un tratto il sonno, che forse dormiva da secoli, come fece il Vesuvio al tempo di Plinio, squarcia il suo cono, butta, se fa d’uopo, in aria le montagne, solleva alle stelle il mostruoso pino, cioè il gran getto di vapore, che per la sua forma fu paragonato da Plinio a quella pianta, inonda l’aria di ceneri, di lapilli, e di pietre, che cadono all’ingiro del cono, come cadono la neve e la grandine, e dalla gola infocata vomita torrenti di lava. Nell’atto che la lava erompe, le ire del vulcano sembrano acquietarsi: anzi spesso l’uscita della lava si presenta, relativamente parlando, come un fenomeno tranquillo, e si può dire che colla emissione delle lave si chiude la prima fase, e si apre la seconda. Questa però veramente non comincia se non allorquando il vulcano, perduta la forza di espellere le lave, se le ritiene, per così dire, in corpo, sicchè gli gorgogliano nella strozza; e questa può dirsi fase di dejezione, se si guardi al fatto che l’ejaculazione delle lave ne è come il preludio. Meglio però si chiama dai moderni fase stromboliana, la quale può durare indefinitamente, mentre la prima è sempre, relativamente, di corta durata».