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caratteri zoologici de’ pipistrelli 339

carattere principale che è questo appunto; di avere le membra anteriori, ossia le mani in forma di ala».

«Come?» esclamò la Marietta; «i pipistrelli volano colle mani?».

«Certamente.... Ma vediamo.... se ci fosse quì ancora quel mal capitato pipistrello dell’altro giovedì....».

«Tonino», saltò su a dire l’Annetta, «l’ha preso e l’ha messo entro lo spirito di vino in un vasetto di vetro».

«Beh! che sporco!!!» fece inorridita la mamma di Tonino. Lui si taceva come chi sia côlto in fallo, e non sa ripigliarsi; ma io sorsi in sua difesa.

«Tonino sarà un naturalista. Tonino; va a prendere il vasetto».

«Sì, sì», gridano alcuni, curiosi di vedere. «No, no!» gridano altri facendo atto di fuggire.

«Ma in fine», diss’io un po ’ vivamente, «bisogna anche avvezzarci a vincere il ribrezzo, sopratutto se è così irragionevole. Ricordatevi che il vincere la ripugnanza per le cose schifose può divenire talvolta un dovere di carità sacrosanto. Vinciamola oggi per la scienza, e la vinceremo domani più facilmente per medicare una piaga».

Questo argomento persuase anche le mamme più schifiltose. Tonino comparve col suo vasetto, prese bravamente il pipistrello per l’estremità di un’ala colla punta delle dita, e me ’l recò penzoloni che pareva una rondine. Fattomi recare una tavoletta di legno ve lo distesi supino, come fanno i naturalisti, assicurandone le estremità con degli spilli.

3. «Eccolo; gli è appunto un rinolofo a ferro di cavallo; quello che ci voleva; una delle specie più interessanti. Vedete; è proprio un quadrupede come gli altri. Ma il distintivo principale dell’ordine a cui appartiene è per l’appunto questo; che le membra, destinate al camminare per gli altri mammiferi, sono per lui disposte a volare. Eccovi anteriormente due braccia, che terminano in due mani mostruosamente grandi. Osservate che lunghezza di dita.... Ma alla fine son dita come le nostre, divise in un certo numero d’articolazioni o falangi: se non che le nostre dita sono libere tutte e tutte armate dell’ugne; quì il solo pollice è libero e provvisto d’ugna acutissima. Le altre dita sono riunite da una membrana, formata da una doppia, sottilissima pelle, tesa sulla ossatura delle braccia e delle mani, come la seta sulle stecche di un’ombrello. L’armatura dell’ombrello però non è