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uno studioso di pipistrelli 331

alla caverna per ammirare quello spettacolo ad animo più pacato, e sopra tutto per fare qualche po ’ di studio sulla caverna medesima e sugli abitatori di essa. Ma passarono molti anni senza che mi si presentasse un’occasione opportuna per ripetere la gita. Finalmente, nell’aprile del 1872, ebbi la fortuna di intraprendere una corsa scientifica nelle valli bergamasche in compagnia di un signore, dalla cui istruzione mi ripromettevo assai. È mio dovere dirvene il nome, perchè a lui si deve quanto di meglio potrò raccontarvi di questa nuova gita alla buca del Corno. Egli è il signor Forsyth Major, distinto naturalista, di famiglia scozzese, accasato da qualche anno in Milano e inteso principalmente allo studio dei mammiferi fossili, in cui è valentissimo. Lo studio degli animali fossili ha per base il confronto cogli animali viventi; e però, quando gli narrai le meraviglie della caverna di Entratico, non gli sembrò vero di potersi così a buon mercato arricchire di esemplari di quei brutti volatili, conoscerne i costumi, studiare infine tutto ciò che si riferisce alla storia di una famiglia d’animali, la quale si trova sovente rappresentata da reliquie fossili nei depositi antichissimi delle caverne.

» Andando alla caverna ci eravamo armati di rami frondosi e di un gran sacco. Era una partita di caccia, a cui il signor Major voleva dedicarsi con tutte le riprese suggerite dal caso e colla speranza di un favoloso successo. Quei rami frondosi avrebbero menato strage fra quelle orde, di cui gli pareva già di sentire il fragore: e l’inesorabile sacco avrebbe sepolti insieme e morti e prigionieri. Ci accompagnavano due paesani; ma stavolta al ramo resinoso avevamo sostituito delle buone steariche, sostituzione ch’io suggerisco a chiunque ami veder meglio, senza essere accecato o strozzato dal fumo. Anche i pipistrelli gliene sapranno grado.

9. » Entriamo, percorriamo la galleria che precede la camera laterale a cupola, ove rivedo la bella cortina di stallattite. Tiriamo avanti, aguzzando gli occhi, tendendo l’orecchio.... siamo già all’oscuro.... ma con mia sorpresa, e con atroce disillusione del mio compagno, le sgrignapole non danno segno di vita. Un povero pipistrello, appiccato solo solo a un lato della caverna, pendente come una bacca, si sarebbe detto l’unico superstite da un grande sterminio. Sapete? era invece una sentinella morta. Non occorre dirvi che fu la prima vittima della scienza, il primo a scendere in fondo al terribile sacco. Avanti!... avanti!... finalmente si disegnano sul bianco marmoreo della volta alcune macchie nere. Sono