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298 serata xvii

eruttando ceneri e terra e sassi. E così via via continuò bravamente i suoi esercizî brillanti, per cui leggiamo che una volta un certo signor Marco Pio gridava all’armi contro di essa perchè vomitava, con immenso strepito, fuoco, sassi, bitume; e poi lo stesso signor Marco, o un altro Marco qualsifosse, faceva mettere le briglie ai cavalli, per paura che la salsa, che buttava fuoco senza misura, non venisse a incendiare Sassuolo. Di tratto in tratto leggiamo di altre eruzioni, con fragore di fulmini, grandine di sassi, torrenti di fango e terremoti che giungono a scuotere fin le città della Romagna. Una volta, per esempio, ebbe il coraggio di balestrare in aria un masso di 800 libbre1.

L’ultima eruzione avvenne nel 1835. Quando io visitai la salsa nel 1864, e la trovai così avvilita, la memoria di quell’ultima catastrofe era ancora vivamente scolpita nella mente dei paesani, che me la dipingevano coi più vivi colori, e coi particolari più concordi.

4. » Nel giorno 4 di giugno del 1835, il cielo era purissimo, l’aere sereno e temperato. D’un tratto si sparge all’ingiro un forte odore di bitume, che ad alcuni parve di solfo. Dopo pochi momenti il terreno si scosse, e si udì uno scoppio, simile a un colpo di cannone. Quella scossa si propagò a tutta la zona montuosa che si stende fra la Secchia e il Tresinaro. Allora si vide levarsi con veemenza una colonna di denso fumo, fino all’altezza di circa 50 metri. Sul fondo nero di essa spiccavano scintillanti fiammelle, or gialle, or rossastre, ora azzurrognole. Dal vertice della nube poi venivano lanciati all’ingiro sassi voluminosi e pioveva densa fanghiglia, discorrendo giù per le sottoposte pendici, in forma di un grosso torrente di fango. Tale violenta eruzione durò 20 minuti, ripetendosi poi nel pomeriggio dello stesso giorno, ma con minore intensità. La salsa non rientrò nella sua calma consueta, che dopo nove settimane. Volete sapere quanta materia fu vomitata in quella sola eruzione? essa fu calcolata all’incirca di un milione e mezzo di metri cubici».

«Questa salsa può dunque scoppiare ancora», osservò Giovannino.

«Certamente, da un giorno all’altro».

«Mi piacerebbe essere presente a quello spettacolo», continuò il fanciullo.

  1. Le eruzioni a cui qui si allude avvennero negli anni 1591, 1601, 1681, 1711, 1781, 1787, 1790.