Pagina:Stoppani - Il bel paese - 1876.pdf/290

284 serata xvi


«Va benissimo», disse Giovannino: «ma non capisco che abbia a fare tutto questo con quella tal roccia nella miniera di carbon fossile».

«Ci ha che fare, eccome! Devi sapere che il carbon fossile, dove toccava quella tal roccia, era stato convertito in coke, in maniera tale che tutte quelle vene di trapp scorrevano come dentro a una vagina di coke. A qualche centimetro di distanza dalla roccia il carbone era compatto, lucente, abbruciava con fiamma viva e con quell’odore bituminoso che è un carattere così proprio del carbon fossile. Ma accostandosi alla roccia, il carbone diveniva leggero, poroso, ardeva a stento, senza fiamma e senza odore. Ho portato via dei bei pezzi di quella roccia, col suo carbone aderente, e se ti piace potrai vederli al Museo Civico1, e verificare come dalla roccia si passi al coke, e da questo gradatamente al carbon fossile. Parmi che tanto basti per ammettere come quella massa di carbon fossile a Dudley sia stata injettata di lava rovente, che bruciò dove toccava, lasciando un residuo di coke, testimonio della sua violenta azione. Ma ora torniamo a ciò che mi condusse così impensatamente a parlarvi di quella miniera.

17. » Appena posato il piede sul suolo della galleria, ci trovammo viso a viso con un uomo nero, uno di quei poverelli per cui il giorno è più fosco della notte. Il direttore gli rivolse certi monosillabi non inintelligibili a cui l’uomo nero rispose con certi cenni misteriosi. Ma.... non so come.... come avessi vissuto cent’anni coi sordomuti, intesi benissimo che il direttore aveva detto a quell’uomo: — C’è del gas oggi! — E l’uomo aveva risposto: Pillole! eccome!... — Onde rimasi a vedere che si pensasse di fare, poichè la candela cominciava già a scottarmi fra le dita: come fosse la miccia accesa per far tutto a un tratto un bel colpo. Ma il direttore mi levò presto da questa sospensione; poichè, scambiati altri pochi monosillabi coll’uomo nero, mi si volse e disse: — Desidera vedere l’accensione del gas?».

«Era matto quell’uomo!» gridò tosto una delle mamme.

«Questo dubbio non mi venne alla mente; ma lo guardai in faccia, come per dirgli: — Ehi galantuomo! mi fate celia? — Egli pensò invece che volessi dirgli: — Ho paura! — e sorrise così maliziosamente, rovesciando in alto il pugno destro, e fa-

  1. Il Museo Civico di Milano raccolto nel già Palazzo Dugnani a ponente dei Giardini Pubblici.