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renti, giunsero quaggiù dalle vette delle Alpi, chi sa quanti se coli prima che sorgessero le favolose mura della nostra città

Sulle populee rive e sul bel piano
Dall’insubri cavalle esercitato!1.

E questo musaico, che il bel tempo ricopre di una tinta uniforme, sudicia e polverosa, ogni acqua che piova dal cielo, lo ripulisce, lo mette a nuovo che è una bellezza. Ecco i graniti2, talora bigi, talora rosei, rossigni o verdicci, misti alle dioriti3 a chiazze di anfibolo verdecupo4, che si staccano dal fondo bianco di feldspato5. Oh! come quelle rocce imitano per bene i vaghi mantelli del tigre, del leopardo, dello zebro, e la marmorea vernice delle cipree!6. Rare, ma più attraenti, spiccano le ofiti7, ove i cristalli di bianco feldspato si disegnano tagliuzzati a mo’ di pistacchi in una pasta nera di pan pepato. Sparsi dimenticati, calpestati tu ci vedi i quarzi8 più variopinti, le agate più sfumate. I serpentini9, di colore o verdebruno o ver-

    neate lungo il limite settentrionale della pianura. I fiumi, demolendo quei mucchi, e distribuendone detrito in letti di ciottoli, di ghiaje, di sabbia, di argille, fabbricarono la pianura, in seno alla quale pertanto noi troviamo i ruderi delle Alpi che, arrotondati in ciottoli, compongono il selciato delle città lombarde.

  1. Due versi del poemetto giovanile di Alessandro Manzoni intitolato Urania. Voglion dire: Sulle rive ove prospera il pioppo (in latino populus) e sulla pianura ove vivono e lavorano in copia i cavalli in servizio dell’agricoltura.
  2. Il granito è una roccia composta di tre minerali cristallini, quarzo, feldspato e mica. Questa roccia è troppo volgarmente nota, come quella di cui si compone il lastrico non solo delle nostre città subalpine, ma di quasi tutte le città d’Europa. I Lombardi lo chiamano sarizzo, e ne distinguono le varietà coi nomi di ghiandone, miarolo, sanfedelino, ecc.
  3. La diorite roccia composta di feldspato e di amfibolo, è forse la roccia più abbondante tra i ciottoli del selciato di Milano.
  4. L’anfibolo, detto anche orneblenda, è un minerale in cui la selce si combina con ferro, magnesia e calce. All’aspetto somiglia alquanto al vetro delle così dette bottiglie scure.
  5. Feldspato, è nome collettivo, che si applica a un certo gruppo di minerali cristallini, composti di selce, allumina, potassa, soda e calce. Nei ciottoli variegati la parte bianca consta generalmente di feldspato.
  6. Le cipree (cypraea), dette anche porcellane, sono conchiglie marine, che hanno la forma quasi d’un ovo, spaccato pel lungo, con la superficie che lustra come la porcellana. Molte specie sono vagamente e variamente tigrate, come lo dicono i diversi nomi di tigre, di lince, di radice, ecc., coi quali i naturalisti le distinsero.
  7. L’ofite è ancora una diorite; ma i cristalli di feldspato, colle loro sezioni quadrilaterali, spesso geminate, in modo da delineare piccole croci, le danno l’aspetto della pelle tassellata dei serpenti. Fu perciò detto ofite dalla parola greca ofis che significa serpente.
  8. Il quarzo è la selce allo stato cristallino. I ciottoli di quarzo hanno l’aspetto generalmente di un vetro bianco opaco; ma nel selciato li vedrete molte volte presentare una tinta affatto gialla per la ruggine, ossia per l’ossido di ferro che vi sviluppa l’umidità. Le agate, le pietre focaje, sono anch’esse selce, ossia quarzo, ma non cristallizzato. Si calcola che il quarzo, libero e combinato con altri elementi, costituisca la metà del globo terraqueo.
  9. Il serpentino è una roccia composta di selce e di magnesia.