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scena del sahara in italia 259

occhi, e fu in piedi sorridendo quasi dicesse: — L’è da cane! — ma pronto a tornarci, quando toccasse la sua volta. Voi vedete, miei cari, che l’introdurre da noi dei metodi migliori, per le di verse industrie, non è soltanto economia: è anche umanità1».

Il mio piccolo uditorio rimase profondamente commosso da un racconto ch’era la pura verità: non vi avevo aggiunto un ette di mio. Dopo un po’ di silenzio, cominciarono i commenti e le interrogazioni, che non finivano più, principalmente da parte delle bambine, a cui non pareva vero che nessuno pensasse a liberare dalla schiavitù di così fatto mestiere quella povera gente, e che per un po’ di petrolio valesse la pena di arrischiare delle vite umane. Ma i bambini intendono difficilmente che cosa sia l’aver bisogno di un tozzo di pane.... Quando vidi la piccola assemblea più occupata a discorrere di quanto aveva udito, che curioso di più ascoltare, colsi il destro per annunciare finita la mia serata, promettendo altre cose interessanti nel giovedì venturo.

  1. I particolari narrati, se occorre, il ripeterlo, sono esattamente storici. Poco tempo dopo la mia prima visita a quei posti, una Società industriale vi stabilì gli apparati per lo scavo dei pozzi col sistema americano, che è quello su per giù che venne descritto nel paragrafo n. 2 ma perfezionato. Il basso prezzo in cui è caduto il petrolio per l’enorme quantità che se ne estrae in America, non poteva rendere profittevole l’esercizio di quell’industria in luoghi dove il petrolio è eccellente ma troppo scarso. Ora si scavano dei pozzi all’americana a S. Giovanni Incarico nella provincia di Caserta, e vi si ottengono già dei risultati molto lusinghieri per l’industria petroleifera in Italia.