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il primo pozzo 245

ventasse petrolio; se no, sarebbe come versar acqua nella botte, per cavarne il vino. A furia di cavarne acqua e vino, finiranno per spillare dell’acqua bella e buona. Almeno io credo così, perchè non penso che il petrolio si riproduca poi tanto rapidamente, ma che invece quel viscidume, adunato in tanta copia entro sotterranei, sia un prodotto accumulato lentamente dai secoli. Se l’industria vuol tentare qualche cosa di serio colà, non si accontenti dello spontaneo prodotto delle sorgenti, e molto meno di quello che si potè ottenere con un artificio così fuori dell’ordinario. Ricorra invece ai pozzi, e vada a snidare il petrolio dai suoi mille ricettacoli, come si fa in America».

«E lo potranno trovare veramente scavando de ’ pozzi?» domandò la Camilla.

«Se lo potranno trovare!... domandami piuttosto se l’hanno trovato: poichè noi non partimmo da Tocco se prima non furono date tutte le disposizioni perchè si scavasse un pozzo d’assaggio. Passarono parecchi mesi però, dopo la nostra partenza, misurati dallo sprofondarsi lentissimo del pozzo. Un bel giorno, ecco il telegrafo annunciare ai quattro venti, che il petrolio era trovato. Infatti, quando il traforo ebbe guadagnata la profondità di soli 32 metri, una potente emanazione di gas ne aveva scacciato gli operai. Ma dietro al gas venne il sospirato liquido, il quale, galleggiando sull’acqua, potè cavarsi in gran copia. E l’efflusso continuò, tanto che nei primi tempi s’aveva un prodotto di 600 a 700 chilogrammi per ciascun giorno. Da molto tempo non so più che avvenga del petrolio in quei luoghi».

«Quello dunque era il primo pozzo di petrolio che si scavasse in Italia», credette di poter affermare una delle mamme, in tono d’elogio.

«No», le risposi, «i pozzi di petrolio si scavano in Italia forse da molti secoli; certo da un pezzo».

«Dove?» domandarono parecchi.

«In siti a noi molto più vicini, e dove li andremo a trovare nella prima serata che passeremo insieme. Per questa sera basta così, perchè prevedo che ci sarà molto da narrarvi a proposito di quei pozzi, e non voglio, per troppa fretta, guastar l’argomento».