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l’agricoltura nell’italia meridionale 227


» È un bacino poco ameno quello di Tocco: sparso di radi poderetti e di bassi vigneti, chiuso fra irte giogaje. Però, se la natura lo ha cinto di così severa cornice, i sudori dell’uomo potrebbero trasformarlo, almeno nelle parti basse, in un giardino. Così....».

4. «Non si coltivano i terreni laggiù?» chiese Giannina. «L’Italia meridionale non è tutta un giardino?».

«Ve ne sono dei belli e grandi, cui la natura sorride, e che l’arte infiora. Il territorio di Napoli, quello di Catania, alcuni distretti delle Puglie, e altri, sono veri giardini; ma non è dappertutto così. La coltura del suolo non è un fatto universale, come da noi. Un campo non coltivato, nei nostri paesi non si sa nemmeno che cosa sia. Questa bella pianura, così ben irrigata, che produce l’inverno, quasi quanto l’estate! Queste belle colline, così rivestite di vigne e di frutteti! e quando si arriva alle falde delle montagne, cui la natura fe’ ignude come gli scheletri, vediamo ancora l’agricoltura, che, quasi direbbesi, s’inerpica sulle rupi, e le riveste di zolle, portate a mano d’uomo, e vi crea vigneti, che par impossibile si reggano lassù per aria, su quelle ripidissime pendici senza esservi, direi quasi, inchiodati. Così non è laggiù. In una gran parte dell’Italia meridionale, e anche dell’Italia centrale, i borghi e le rade città, cinti di una bella aureola di colti, mi apparvero sempre come oasi in seno del deserto».

«Ma perchè non si coltivano quelle campagne? insistè la Giannina.

«Perchè!... L’era una cosa, di cui si struggeva il buon Beggiato, il quale, ai pregi che ho detto, univa anche le cognizioni dell’agronomo, e l’affetto del filantropo. Bisognava sentirlo il brav’uomo!... gli era un continuo predicare a quanti ci s’imbattevano per sulla via. Per buona sorte aveva tanto sani i polmoni, quanto infermi gli orecchi. — Vedete, codesto bel fondo (diceva ad uno) perchè sta li abbandonato? — Signorino (rispondeva quel tale), gli è del comune.... — E perchè è del comune non si coltiva, eh?... — Pochi passi più avanti, eccoti un altro fondo incolto. — E codesto (chiedeva il buon Beggiato), è del comune anch’esso? — No, è del signor tale. — Perchè non lo coltiva? — Eh, signorino, ce n’ha tanti!...».

«Bisogna dire che manchino le braccia», riflettè una delle mamme.

«Certamente mancano.... ma perchè mancano?... Il terreno