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lago di pece alla trinità 213

siasi spenta, per rinascere in altri siti, dove si mantiene anche in oggi con tutta la sua energia».

«Dove, per esempio?» domandò Marietta.

6. «In diversi luoghi. Ma il teatro più brillante di tali ma nifestazioni è, per quanto mi sappia, l’isola della Trinità1, la più meridionale delle Piccole Antille, al nord delle foci dell’Orenoco2. Quell’isola è ancora selvaggia o quasi, e fu visitata da pochi che potessero studiarne i fenomeni naturali. Di quei pochi fu il capitano La Braye, il quale ce ne racconta abbastanza da farci istupire. Avvicinandovi all’isola, voi vedreste un qualche cosa che ribolle dalle profondità sottomarine, come un vortice che si alza turbinoso, con tale veemenza, da levar l’acqua all’ingiro fino ad un’altezza di un metro e mezzo a due metri. È un gran getto di petrolio, che vasto si dilaga sulla superficie delle acque. Avvicinandovi ancor più, scorgereste certe rupi nere che si spingono in mare. Voi vi accostate, le palpate.... che?... sono puri ammassi di pece. Finalmente approdate, e il lido è di pece e dal lido si elevano colli di pece, che, quasi gradinata, vi permettono di ascendere fino a 26 metri sopra il livello del mare, per contemplare la più grande o piuttosto l’unica meraviglia di questo genere, il famoso lago di pece della Trinità. Oh se Dante avesse potuto leggere le memorie di Nugent, Jameson, Val, non sarebbe ito certamente nell’arsenale dei Veneziani a ritrarre il tipo della quinta bolgia, dove

Tal, non per foco ma per divina arte,
     Bollia laggiuso una pegola spessa,
     Che ’nviscava la ripa d’ogni parte.

(Inf., XXI).

» Sì, il lago di pece della Trinità è proprio quello, in cui Dante, nel suo Inferno, tien tuffati i barattieri e i truffatori.... Ma pochi di voi, ora che ci penso, han letto Dante. Peccato! Quando lo leggerete vi divertiranno assai quei due canti bizzarri, in cui il poeta dice che arrivò alle sponde di un gran lago di pece bollente; e vide venire un diavolo nero, che ghermito pei piedi un peccatore, lanciollo dallo scoglio giù nel lago. E i diavoli a pigliarselo, ad addentarlo coi raffi, e a tenerlo giù nella pegola a bollire, come i cuochi tengono attuffata cogli uncini la carne nel brodo bollente. Poi tutti quei demonî, Malacoda, Scarmi-

  1. Sulle carte è segnata Trinidad.
  2. Sulle rive a nord-est dell’America Meridionale.