Pagina:Stoppani - Il bel paese - 1876.pdf/203


cause della fosforescenza degli animali 197

dalla combustione. Quella sostanza che si abbrucia nella lucciola fosforescente, voi potreste separarla dall’animale, e la vedreste ardere egualmente. Schiacciate una lucciola, fra le dita, sfregatela sul muro, e le dita e il muro diverranno luminosi, come quando stropicciate colle dita, o sfregate sul muro uno zolfino in una stanza oscura».

«Ma non si sentono scottare le povere lucciole?» domandò la Camilla.

«Non pare, se le vedi gingillarsi a diporto per l’aria, quasi fossero a festa. Del resto quando si parla di lenta combustione, Berenice rosea
della famiglia delle Meduse.
si accenna ad un fenomeno, che può avvenire benissimo senza che ne derivi il senso del bruciore. Non sai tu che noi stessi siamo tutti in combustione nel nostro interno?».

«Cotesta è bella!» esclamò ridendo la Giuseppina. «E non ci vediamo uscire le fiamme dalla bocca!».

«Sì veramente: siamo tutti in combustione; e guai se nol fossimo! Quando cesseremo di bruciare allora saremo morti.

» Noi respiriamo l’aria, quindi l’ossigeno, che è l’agente della combustione. L’ossigeno va giù e gonfia i polmoni, e così viene a contatto col sangue delle vene che è nero nero, quasi come l’inchiostro perchè tutto carico di carbone. Ma ecco che quel sangue, nell’atto che passa alle arte rie, di oscuro si fa chiaro, di nero vermiglio, come è necessario per intrattenere la vita. Che cos’è questa metamorfosi?1 Gli è che il sangue nero è stato abbruciato.... proprio così.... Unendosi il carbone del sangue all’ossigeno dell’aria, si è formato il gas acido carbonico, e questo esce col fiato, e così il sangue se ne è libero. Perciò l’aria chiusa riesce

  1. Voce greca — trasformazione.