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il pesce-luna 189

però come gli altri pesci. Quanto alle squamme hai detto bene che esse gli mancano! Ma quanti pesci ne sono spogli affatto! Non conosci la pelle di pesce, aspra come una lima, con cui il legnajolo suol raschiare il legno degli attrezzi più grossolani, per dargli il primo finimento? Ebbene, quella pelle appartiene difatti a un pesce, a uno squalo, cioè ad una piccola specie di pesce-cane, assai abbondante nel Mediterraneo. Tutti gli squali, come il nostro pesce-luna, hanno la pelle irta di tubercoli, di callosità, di punte, Il pesce-luna invece di averla squammosa. Quanto al becco, hai quasi ragione. La bocca del pesce luna all’esterno assomiglia veramente al becco di certi uccelli granivori, per esempio, a quello del nostro frosone; ma questo è il carattere di tutta intera una gran famiglia di pesci, che si chiamano dai naturalisti gimnodonti1, parola derivata dal greco, che vorrebbe dire a denti nudi. Il nostro pesce-luna infatti ha denti nudi, ossia non coperti dalle labbra. O piuttosto ha, invece dei denti, due lamine di una sostanza simile all’avorio, che muniscono le estremità delle mascelle, venendo così a formare una specie di becco».

«Dove vive questo bestione?» chiese Peppino.

«Quello che vedeste al Museo vive nel Mediterraneo; ma vi ha un pesce-luna anche nell’Oceano indiano. Io credo che ne esistano specie diverse nei diversi mari; ma mi pare che i naturalisti non abbiano ancor saputo sufficientemente distinguerle».

  1. Gimnodonti, dalle due parole greche, gymnot = nudi, e odontes = denti.