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158 serata ix

giore impiccio qui, che alla battaglia di San Martino o della Madonna della Scoperta, a cui al certo era stato presente. Egli intimò a quei di dentro di uscire, per lasciar luogo a quei di fuori.

» Ma sì!... aspetta un poco.... La calca rimane immobile, come nulla fosse. Il soldato alza la voce: minaccia: ma inutilmente. Quei Romani, dalla lingua sonora e chiantuta, si credevano certamente dispensati dall’intendere l’arabo o il chinese del loro fratello subalpino. Bisognò venire alle vie di fatto; e qualche spintone colla mano, qualche urto per altro moderatissimo, col calcio del fucile, valsero meglio delle parole. Quella folla immobile cominciò ad agitarsi, a formicolare, a rizzarsi, a volgersi, verso l’uscita, finchè lentamente la cella rimase sgombra.

» Qui sta il busillis pel povero soldato! Come aprire il cancello che difendeva l’ingresso, sotto l’incubo di un’altra folla che strapiomba, che minaccia di rovinare, tutta d’un pezzo entro la cella, seppellendo se fa uopo il povero guardiano? — Indietro! adagio! c’è tempo! — sclamava il poveraccio. — Così non potete entrare!... — Ma sì! insegnare la logica alle folle.... Infine, io non so come, il cancello si aprì. Io vidi come un vortice di teste, di spalle, di braccia, di gambe, una specie di torrente umano, che rovinava attraverso la porticina. La sentinella era tutta sudata, trafelata,... ma era salva!...».

4. «Questo è un modo ben sconveniente di manifestare la fede, di praticare la divozione!» sorse a dire una delle mamme, traducendo in un giudizio serio le risa sgangherate dei piccini, e gli uh! di disapprovazione dei grandi.

«Convenientissimo nol direi: risposi io; non foss’altro perchè è lo spettacolo che presenta d’ordinario nella nostra gentile Milano la porticina del Loggione al teatro della Scala. Sconvenienze se ne osservano dappertutto, anche in materia di divozione. So pur troppo che tali cose, più o meno sconvenienti, danno poi facile argomento ad accuse contro il culto e la religione. Ma tenete bene a mente, nipoti miei: non potrete mai fare un retto giudizio di ciò che è umano se non terrete conto dei tempi, dei luoghi, del carattere delle persone e di tante altre cose; perchè talora si trova essere bene ciò che a tutta prima giudicavasi male, e male quello che si credeva bene. Non tutti hanno lo stesso modo di esprimersi. Quando il sentimento è buono, non cesserà di esserlo per la ragione che vi abbia esuberanza nelle sue manifestazioni. Esse prendono forma dalla diversa tempra degli individui e delle