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dracula | 73 |
Ho tenuto duro. Non ha detto niente, ma s’è rincantucciato in fondo alla stanza, rosicchiandosi le unghie per la rabbia.
20 luglio.
Stamane ho cominciato il mio giro da Renfield. Zufolava mentre stava posando sul davanzale alcune zollette di zucchero prelevate dalla sua colazione. Senza dubbio, ne faceva un’esca per le mosche. Gli domandai che avesse fatto degli uccelli, poichè non li vedevo. Rispose, senza voltarsi, ch’erano volati via.
Scoprii sul pavimento alcune piume e sul suo guanciale una goccia di sangue. Non ho insistito; ma ho pregato il guardiano di sorvegliarlo in modo speciale.
le 11 di mattina.
Il guardiano è venuto a dirmi che Renfield è stato molto male e che ha rigettato un pacco di piume.
— Ho una vaga idea — m’ha detto quel bravo uomo — che egli abbia inghiottito i suoi uccelli così bell’e crudi.
le 11 di sera.
Ho fatto prendere un saporifero a Renfield e gli ho sottratto, mentre dormiva, il taccuino di note. Quel che supponevo si conferma. Bisogna classificare il mio cliente in una categoria nuova. E uno zoofago (mangiatore di carne viva). Ammiro l’ingegnosità mercè la quale ha raggiunto il