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72 | brahm stoker |
sgridavo, mi ha risposto con dolcezza ch’era un nutrimento eccellente.
— È vita! — ha detto.
Queste parole m’hanno suggerito un’idea che approfondirò.
Si capisce che medita grandi cose perchè prende delle note senza tregua, sopra un piccolo taccuino: la sua follia non è incoerente. Ha addomesticato una rondinella che nutre certo con i suoi ragni.
19 luglio.
Il mio malato adesso ha tutta una colonia di rondinelle e non gli rimangono quasi più nè ragni nè mosche.
È venuto a supplicarmi d’accordargli un gran favore. Con voce balbettante mi ha detto:
— Vorrei un gatto, un bel gattino per giocare con lui e dargli da mangiare.
— Rifletterò, ho risposto.
Aspetterà un pezzo, perchè non auguro alla sua graziosa famigliola di rondinelle la stessa sorte delle mosche e dei ragni.
— Subito? ha chiesto.
— No, più tardi.
M’ha lanciato uno sguardo d’assassino. Quest’uomo dolce in apparenza ha la mania omicida.
le 10 di sera.
Quando l’ho riveduto, mi si è buttato alle ginocchia, supplicandomi di dargli un gatto, come se la sua salvezza dipendesse dalla mia risposta.