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dracula 63


10 agosto. — I funerali del povero capitano furono commoventi. Dei marinai portavano la bara ed una folla enorme seguiva. Lucy ed io li avevamo preceduti al cimitero ch’è la mèta favorita delle nostre passeggiate. La processione ci raggiunse in breve.

Lucy sembra molto depressa. Credo che le sue notti la affatichino. È vero che abbiamo anche saputo la morte del nostro vecchio amico il marinaio. L’hanno scoperto al mattino sul banco dove stiamo noi, inanimato. Aveva negli occhi uno sguardo di terrore intenso. Senza dubbio ha veduto venire la Morte. Povero vecchio! L’avevamo preso in amicizia.

Un altro lieve incidente ha snervato Lucy. E davvero troppo sensibile. Povera cara! Uno dei marinai s’era fatto accompagnare dal suo cane, un grosso terranova bonario, dolce come un agnello. Ora, nel bel mezzo del servizio funebre, al cimitero, il cane si mise ad abbaiare in modo lamentoso. Il marinaio volle farlo tacere, lo chiamò e gli fece segno di venire a stendersi sopra una tomba accanto a lui, quella del suicida. Ma il cane s’è allontanato, raddoppiando l’abbaiare. L’uomo infuriato gli fu addosso, lo prese per il collare e lo adagiò a viva forza sulla pietra. Istantaneamente il povero animale si calmò ma fu preso da un tremito spaventevole che durò tutto il tempo della cerimonia. Lucy pareva molto impressionata e considerava con pietà il povero animale. Sono certa che stanotte sognerà l’incidente. Le farò fare una lunga passeggiata per stancarla e nella speranza di farla dormire poi d’un sonno di piombo.