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Lucy si alza tutte le notti ed io mi sveglio udendola camminare nella stanza. Per fortuna fa caldo e non corre il rischio d’un’infreddatura. Tuttavia queste insonnie finiscono col deprimermi e divento nervosa. Lucy non ne soffre, lei; ed è l’essenziale.

Mister Holmwood è sempre trattenuto accanto a suo padre che sta molto male. Lucy ne è desolata.

3 agosto.

Una settimana è trascorsa. Sempre senza notizie di Jonathan. Ah! purchè non sia malato!

Rileggo la sua ultima lettera indirizzata ad Hawkins e che non mi soddisfa. Eppure, è scritta di suo pugno.

6 agosto.

Quest’aspettativa è intollerabile! Sapessi almeno dove telegrafargli? Ma ha lasciato il castello. Come raggiungerlo?

La notte scorsa ci fu un gran vento; i marinai credono che la tempesta dovrà durare. La nebbia è intensa. Il mio vecchio marinaio predice naufragi. Sono andata sino al faro; il guardiano che esplorava il mare col cannocchiale mi ha detto:

— C’è un battello al largo, dev’essere un bastimento russo; danza terribilmente e si direbbe, vedendolo andare a destra e a sinistra, che non ci sia nessuno al timone; il pilota non conosce il suo mestiere. Potrà dirsi fortunato se non viene ad urtare contro gli scogli.