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dracula | 35 |
19 maggio.
Iersera, il Conte mi pregò con tono soave di scrivere tre lettere ad Hawkins: la prima per informarlo che il mio lavoro era quasi finito e che fra poco mi sarei messo in viaggio. La seconda per dire che partivo il giorno stesso, e la terza attestante che avevo lasciato il castello ed ero giunto a Bistritz.
Sono stato lì lì per sottrarmi, ma a che pro’! Il mio rifiuto sveglierebbe i sospetti ed il furore del Conte. Ne so già troppo per la mia salvezza.
— I corrieri — diss’egli — sono scarsi ed incerti e voi arrischiereste di non spedire queste lettere a tempo e d’inquietare i vostri amici. Le manderò io all’ora giusta. Quest’ultima non partirà che quando avrete lasciato il castello.
Finsi di non dubitare delle sue parole.
— Che data devo mettere a queste lettere? — chiesi.
Fece rapidamente un calcolo:
— La prima al 12 giugno: la seconda al 19 e la terza al 29 giugno.
So adesso quanti giorni di vita mi rimangono! Che Dio mi protegga!
28 maggio.
C’è per me una probabilità di salvezza. Una banda di zingari si accampa a’ piedi del castello; scriverò alcune lettere ai miei e le consegnerò a loro. Ho già parlato loro dalla mia finestra, abbiamo fatto conoscenza per mezzo di segni.