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quale forse avrei avuto il permesso di entrare nella casa.

Ma il cameriere del caffè lì di fronte potrà informarmi.

— Il proprietario di quella casa là? Il nome scritto sul cartello era mister Mitchell e Figlio.

Trovai l’indirizzo nella guida. Pochi minuti dopo arrivai all’ufficio dell’agenzia Mitchell e Figlio.

In assenza dei padroni fui ricevuto dal primo scrivano. Siccome pareva assai reticente, mi provai a prenderla dall’alto.

— Sono inviato da Lord Godalming che ha veduto la casa dall’esterno e vorrebbe comperarla. A chi deve rivolgersi?

E gli tesi il mio biglietto da visita.

— La cosa cambia aspetto, signore — disse repentinamente ossequioso. — Vi darei volentieri informazioni, poichè sarebbe usare cortesia a Lord Godalming. Ma per disgrazia non posso dirvi nulla senza l’autorizzazione dei miei principali. D’altronde, che desiderate sapere?

— Il nome del nuovo proprietario della casa.

— Sentite, volete lasciarmi l’indirizzo di sir Arturo? Faremo per lui un’eccezione alla regola. Conferirò con i miei padroni e gli scriverò subito stasera.

Al postutto, meglio valeva farmi di quell’uomo un alleato. Lo ringraziai garbatamente, gli diedi l’indirizzo dell’asilo e lo lasciai con una stretta di mano.

Dopo essermi rifocillato con del thè, ripresi il primo treno per Purfleet.

Tutti erano in casa. Mina par più triste e più stanca. Mi si stringe il cuore di non parlarle con