Pagina:Stoker - Dracula, Sonzogno, Milano, 1922.djvu/109


dracula 109

simile? Ecco quello che non vi siete chiesto. E siccome restavo muto, aggiunse:

— Certe cose esistono, benchè sfuggano al vostro intendimento. Voi, immagino, non credete alla reincarnazione, nè alla materializzazione dei corpi? Nè al corpo astrale? Nè alla trasmissione del pensiero? Nè all’ipnotismo?

— Domando scusa, ma credo a quest’ultimo fenomeno, provato da Charcot.

— Ma se credete all’ipnotismo, perchè non credete alla trasmissione del pensiero? Noi siamo circondati dai misteri. Pensate all’elettricità. Nel medioevo, sarebbe costata il rogo a colui che l’avesse scoperta. Nessuno ha risolto il mistero della vita e della morte. Ci sono dei ragni che vivono un giorno soltanto; e altri, dei secoli. Nelle Pampas vi sono certi grossi pipistrelli che succhian di notte il sangue del bestiame. In talune isole dei mari orientali, si vedono fra gli alberi, simili a grosse noci, dei pipistrelli che si animano soltanto di notte. Disgrazia al viaggiatore che s’avventura nei loro paraggi; al mattino, lo si ritrova morto e dissanguato... come miss Lucy.

— Mio Dio, non vorrete raccontarmi che in piena città di Londra e nel XX secolo la povera fanciulla sia stata vittima d’uno di quei vampiri?

Riprese animandosi:

— Potete dirmi perchè certe tartarughe vivono più a lungo delle generazioni d’uomini? Un fachiro indiano ordinò che seminassero del grano sulla sua tomba. Quel grano germogliò e venne falciato: germogliò ancora e lo falciarono nuovamente. Allora, come aveva richiesto, aper-