Pagina:Stirner - L'unico, 1922.djvu/15


— 15 —

tale o tal’altra natura. E pensavamo pure che «Dio ha creato questa mondo che noi vediamo»; ma il nostro pensiero non andava più lontano; non «scrutavamo» «le profondità della stessa Divinità». Dicevamo: «Questo è vero; questa è la verità»; senza ricercare il Vero in sè, la Verità in sè, senza domandarcí se»Dio è la Verità». Poco ci importavano» le profondità della Divinità, la quale è la Verità». Pilato non si ferma a delle domande di pura logica o, in altri termini, di pura teologia) come: «Che cos’è la Verità?»; tuttavia, presentandosí l’occasione, non esiterà a distinguere «quello che è vero da quello che è falsi di una data cosa»; cioè, se tale cosa determinata è vera.

Ogni pensiero inseparabile da una cosa non è ancora un pensiero per se stesso, un pensiero assoluto.

Per il giovane non v’è più vivo godimento che scoprire e far suo il pensiero puro la Verità, la Libertà, la Umanità, l’Uomo, tutti questi astri luminosi che rischiarano il mondo dei pensieri, illuminano ed esaltano l’anima giovanile.

Ma una volta che lo Spirito è riconosciuto come la cosa essenziale, si rileva una differenza: lo spirito può essere ricco o povero; per conseguenza non trascuriamo nessun mezzo per diventare ricchi di spirito. Lo spirito vuole estendersi, vuole fondare un suo proprio regno; un regno che non è di questo mondo, ma lo sorpassa: perciò egli aspira a riassumere e concretare in su ogni spiritualità. Dunque, benchè io sia spirito, non sono ancora spirito perfetto, e debbo accingermi a ricercare questo spirito per letto. Ed ecco che non appena ho ritrovato me stesso, riconoscendomi quale spirito, mi smarrisco di nuovo, e subito, conscio della mia pochezza, mi sento umiliato davanti allo spirito perfetto, riconoscendo che egli non è in me, ma fuori di me, al di là di me.

Tutto dipende dallo Spirito: ma qual’è lo spirito «buono»? Lo spirito buono e vero è l’ideale dello spirito: «Spirito Santo». Esso non è nè il mio, nè il tuo: è una spirito ideale, superiore: è «Dio», «Dio è lo Spirito». E «Dio che è nei cieli concede lo spirito perfetto a coloro che glielo domandano», (Luca, 11, 13).

L’uomo adulto differisce dal giovane per ciò che egli prende il mondo come è, senza vedere da per tutto degli errori da correggere, dei mali da guarire, e senza