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scopo nobilissimo: quello di affermare il valore dell’aereoplano specialmente come mezzo di difesa per la patria.
— Il che non gli ha impedito di partecipare a gare che gli hanno reso centinaia e centinaia di migliaia di lire. Ma anche qui voi siete ingiusta con Noris, mia cara amica. Se aveste assistito alla discussione delle condizioni del nostro contratto vi sareste convinta che nessun uomo è meno venale di lui. La questione del denaro è meno che secondaria in lui: la cosa, d’altronde, è notoria, tanto che malgrado i suoi innumerevoli successi, egli non conta un nemico fra i suoi colleghi, il che costituisce un fatto quasi inverosimile in quel mondo.
A corto d’argomenti per sostenere il suo rancore, Susanna esclamò:
— Insomma, per voi è un dio questo signor Noris!
Sentendo che stava per aver battaglia vinta, Max Kindler sorrise e avvicinandosi un po’ più alla sua fidanzata, osservò:
— Non volete perdonarmi di averlo davvero simpatico? Pensate, cara Susanna, ch’io debbo a lui in gran parte la possibilità d’introdurre il mio motore. E se ricordate che vostro padre aveva subordinato al mio successo il consenso alle vostre nozze, dovete capire la mia gratitudine per Noris.
— Siete sempre eccessivo. Se non era lui che introduceva il vostro motore, sarebbe stato un altro.
— Non lo dite. Anzitutto un altro non avrebbe forse accettato il rischio della prova; poi, la prova stessa, affidata a un individuo che non avesse avuto la sicurezza di Noris poteva mutarsi in un disastro irreparabile anche per il successo del motore, e, infine, nessuno avrebbe potuto fornirci il magnifico richiamo che il nome di Noris ci darà.
— Ma se l’ho detto io! è un dio.
— No, semplicemente un uomo ma una simpatica persona, convenitene.