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PARTE SECONDA.
La vertigine.
I.
— Un posto o due? — interrogò Ugo alzando il sottil viso pallido, pieno di entusiasmo, in faccia ai due collaboratori.
Noris corruscò la fronte e disse:
— Silenzio!
— Nemmeno questo?
— Silenzio! — replicò Noris, — ho detto che voglio la discrezione più assoluta.
Il ragazzo tacque, ma aveva sul viso tante mortificazione, che l’ingegner Dauro credette di poter soggiungere, rivolto all’amico:
— Via, questo non ha importanza! Molto più — soggiunse — che non so ancora cosa deciderai in proposito.
— Ho già deciso.
— Be’, — fece ancora l’ingegnere Dauro parlando ad Ugo, — l’apparecchio è a due posti....
Fu interrotto da un doppio grido di sorpresa e di gioia insieme. Ugo e Minerva Fabbri avevano gridato a Noris, ubbidendo allo stesso impulso:
— Portate me!
Dal suo angolo dove ascoltava, accoccolata per terra, intenta a intrecciare con molta pazienza e altrettanto raccoglimento i fili d’una bizzarra frangia multicolore, Tripoletta lanciò alla fan-