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reno disuguale, di viaggiare portando pesi, ed in caso di bisogno una gabbia di piccioni viaggiatori; deve saper tenere in assetto la sua macchina e farvi di propria mano le piccole riparazioni, deve essere in grado di consultare le carte topografiche, giudicare a occhio della pendenza delle strade e delle distanze, conoscere il modo di eseguire le ricognizioni dei villaggi, dei ponti, delle strade, dei guadi, ecc.; deve possedere una perfetta conoscenza del terreno della sua regione, conoscere cioè non solo le strade maestre, ma anche le vicinali ed i sentieri accessibili alla bicicletta, ecc.; deve essere un buon tiratore, abile nello sfuggire alla vista ed alle minacce dell’inimico; deve essere in grado di leggere cammin facendo una carta od uno scritto e di far uso della sua arma da fuoco.
I primi requisiti si possono ottenere scegliendo le reclute appositamente. In Germania l’ordine di gabinetto dell’11 maggio 1895 col quale si istituiscono le staffette di fanteria, che corrispondono pel loro scopo ai ciclisti, stabilisce appunto che le reclute per la loro professione, le loro qualità fisiche, morali ed intellettuali sieno particolarmente atte all’ufficio che viene loro affidato; ed il regolamento del 30 maggio 1895 col quale s’introdusse nell’esercito tedesco il servizio ciclistico prescrive che le reclute siano scelte fra i soldati di condotta incensurabile, di carattere energico, sufficientemente istruiti, e già pratici della bicicletta.
E questo reclutamento non può presentare difficoltà, poiché, generalmente parlando, quelli che si dedicano di preferenza al velocipedismo sono i giovani della classe più agiata, ossia appunto i più colti ed i meglio indicati pel servizio che i ciclisti sono chiamati a rendere in guerra»
Ma questi giovani sono anche quelli che d’ordinario ri-