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pesse sogliono ricevere o dare in occasione di nozze od al principio dell’anno, spiccano ora anche le biciclette ed il Sultano vi fa esercitare le sue odalische. I costruttori perciò fanno a gara nell’escogitare nuove macchine esclusivamente per le signore, ed i giornali cominciano ad occuparsene ed a discutere seriamente del ciclismo femminile.
Monta in bicicletta il giovanetto Re di Spagna, il Presidente della Repubblica di Francia, il settantenne marchese di Noailles, ambasciatore di Francia a Berlino, e si cita il caso d’un vecchio ottuagenario che suol fare per diporto il viaggio da Londra a Bedford (80 chilometri) servendosi di questo mezzo di locomozione, e quello d’un certo Burtin, dei dintorni di Metz, che, malgrado i sui 93 anni, fa ancora quotidianamente la sua solita passeggiata in bicicletta. L’uso anzi della bicicletta fra la gente di età avanzata è così esteso che l’unione velocipedistica francese volle indire una corsa speciale per i veterani del ciclismo.
La bicicletta viene oggidì adoperata largamente dal piccolo commercio, dagli uffici postali e telegrafici e da quello di polizia. A Berlino, dove si contano 40 mila giratori di cicli, si fondò persino una società di commissionari in bicicletta, ed una compagnia per porre a disposizione del pubblico, a 10 centesimi per ogni quarto d’ora di giorno e per ogni 10 minuti di notte, dei ciclisti muniti di un cestino e di un impermeabile in tempo di pioggia.
In Germania ed in Francia il servizio ferroviario si giova della bicicletta pel recapito ai destinatari degli avvisi d’arrivo delle merci; ed a Milano il partito socialista se ne valse splendidamente nelle elezioni politiche del 14 giugno 1896 come mezzo rapido di comunicazione fra la