Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/176

ió8 LIBRO TERZO N Oi N &N. Luogotenenti di Monfignor Reverendiflimo Vefcovo 3 e Frenane di Trento. Nella caufa,e differenza avanti di Noi vertente tra l’Egregio Signor Pietro Aleffandrino delle Leggi Dottore,Cittadino di Trento, da ima parte e Guilelmo Gallo Cittadino, e Procuratore della Città di Trento, dall’altra, per caufa edoccafione di certa Sentenza portata dalli Confoli di detta Città (òpra la querella, contro effo Dottore propofta, à cagione del Vino forieftiero dal medefimo condotto, mediante la qual Sentenza il prefatto Dottore Pietro Aleffandrino fù condannato, e dichiarato effer incorfo nella pena dello Statuto, ove proibire la condotta, e 1* introduzione de’ Vini forefìieri, ed anco in tutte le fpefe; avendo veduta P appellazione interpola da detto Dottore Pietro, con le caufe in quella inferte, e ragioni ivi allegate, e la riprovazione di detta Sentenza,aflieme col libello appellatorio prodotto da effo Dottore,come non meno avendo vedutola contrudiizone del Procuratore della Città, allegando effer la caufa inappellabile, tanto per difpofizione legale, quanto in vigore dello ftile in filmili caufe offervato,infilando perciò, che duella venga rimeffa alli predetti Confoli, per darvi l’efecuzione: Vedute parimente le fofpenfioni della nullità da Noi in quella caufa fatte; e fentite, e ben intefe tutte le cofe, che ambi le Parti in contradittorio Giudicio hanno voluto vocalmente dire, proporre, ed allegare, tanto fopia 1 ammiffione,ò non ammiffione di detta appellazione, quanto fopra li punti, ed articoli concernenti il merito principale, ed inoltre veduta la querela propoffa contra detto Dottore avanti l’Officio de’ Confoli della Città, per due botticelli di Vino foreftiero, che hà fatto condurre dalla Villa di Drò nella Città alla Cafa di elfo Querelato, aflieme colla rifpofta data dal medefimo, non negando di aver fatto condurre li detti due botticelli di Vino dalla fudetta Villa, ricavato dagli affitti antichi della quondam Nobile Signora Antonia di Lizzana,che fù fempre folita anticamente, e liberamente condurre detto Vino, come parimente hà fatto effo Querelato, per effergli flato dato in pagamento delle fue mercedi dagli Eredi della detta quondam Signora Antonia, con aver prima prefentato una fupplica ad effi Confidi per la tradotta di detto Vino, e con precedente atteflato fattogli da più Perfone della Città, che detto Vino fù condotto da effa Signora Antonia, e poteva effer condotto, come pm dn~ fufamente in effa fupplica: E così vedute le prove di detto Querelato, e S allertato della Dazione in pagamento fattogli di detto Vino del quondam Conte Antonio di Arco, e da Giovanni Conto dà Terlago; vedute finalmente tutte le cofe agitate, e prodotte avanti detti Confoli affieme colla loro Sentenza del tenore, come fopra, veduto lo Statuto, ove vieta 1 introduzione del Vino foreftiero nella Città, affieme col decretto della medefimà, e la confeimazione di quello dalla pia memoria del Vefcovo Giovanni; vide le allegazioni in Ture, da una Parte e l’altra avanti di Noi presentate, e vide, e conflderate tutte le cofeda vederli, e confiderarfi, e fentita la relazione lattaci con la partecipazione di molti Dottori Legali, ed ultimamente la citazione fatta per il prefente giorno,ed hora,à fentire proferire quefla nom a Sentenza in fcritto. Repetito il Nome di Crifto, fedendo prò tribunali: Noi uiecelimi Luogotenenti diciamo, e Sentenziamo, e con quefla noflra lentenza diniiitiva dichiariamo, effere flato giuflamente, e rettamente giudicato conti a detto Signor Pietro dalli prefatti Signori Confort e confeguentemente ellerre da quello malamente appellato, affolvendo però per giufte caule moventi l’animo noftro ambe le Parti dalle fpefe, e decretando, che 1 elocuzione della prefente noflra Sentenza venga rifervata fino al ritorno del Reverendufimo Signor Noffro Vefcovo, e Padrone, overo alla di lui rifoluzione jopra di ciò, non intendendo per quella noflra Sentenza di aver pregiudicato all articolo, fe le Sentenze di quello genere, e,fopra tal caufe portate, ammetuno, o