Pagina:Statuto di Trento con li suoi indici si nel civile come nel sindicale e criminale.djvu/164

libro terzo Di quelli, che faranno moneta falla. Gap.’ 71. “rNoltt e ftatuimo, ed ordiniamo, che fe alcuno averà fatto moneta falla; ì nella Città di Trento, overo nella fua Diocefe, venga abbruggiato nel fll °Di quelli, che averanno fatto fare moneta falla. Cap. 7a. I Noltre ftatuimu, ordiniamo, che fe alcuna Perfona averà fatto, fare, ò fàceffe moneta falfa nella Città di Trento, overo nel fuo Didretto, fe quella farà Perfona Nobile, gli fia troncata la teda, come ad un falfario,talmente, che muoi a; e fe farà Perfona ordinaria, e plebea, venga abbruggiato nel fuoco. Di quelli, che fcientemente {penderanno moneta fàlfa nella Città di Trento, ò nella fua Diocefe. Cap. 73. I NoItre datuimo,ed ordiniamo, che fe alcuno fcientemente, edolofamente averàfpefo falfe monete nella Città,e Diocefe di Tvento, per ogni lira di moneta falfa, che fcientemente, e dolofamente averà fpefo, paghi lire venticinque di buona moneta, e fe quelli non potette pagare, Zia punito ad arbi* trio del Prencipe: ma fe avreà fpefo fcientemente,e dolofamente, oltre la filmina di lire venticinque di danari di falfa moneta,venga abbruggiato nel fuoco: e fe averà fpelo meno che una lira di moneta falfa, redi punito in lire cinque di buona moneta. Di quelli, che averanno telato 9 overo vaiato qualche monete, ò moneta- Cap. 74. I Noltre fìatuimo, ed ordiniamo,chele alcuna Perlona averà tofato, ralàto, overo con aqua mida, ed artificiale averà fminuito qualche moneta d 1 argento alla quantità di tré lire, Ila condannato in lire cinquecento di buona moneta, quali non pagando fra il termine di mefì due dal giorno della condanna latta, dia nelle carceri ad arbitrio del Prencipe: e fe averà tofato, rafato, ò diminuito, come fopra, oltre la quantità di tré lire, in tal cafo ven^a punito, e condannato in mille lire di buona moneta, quali le non potrà pagare, gli da troncata la mano delira: Se poi averà tofato, ò rafato qualche moneta d’oro,oltre tré ducati, allora fimilmente fia condannato in mille lire, quali le non potrà pagare frà due mefi, gli venga troncata la mano dedra; e le averàralato, ò tofato alla quantità di tré ducati, ò meno, in tal cafo da condannato in lire cinquecento, quali fe non averà pagati frà due mefi, fu milmente dia nelle carceri ad arbitrio del Prencipe. Di queìii, che producono fallì Iftromenti» Cap, 75 * I Noltre datuimo, ed ordiniamo, che chiunque averà prodotto in Giudicio alcun ìfiromento, ò Idromenti falli, per valerfene feientemenre in fuo favore, ed in pregiudizio di altra Perfona, venga condannato, e punito, per ogni Idromeli®) fallo, così prodotto, in lire duecento di buona moneta, e perdi la caufa, qual pena fe non averà potuto pagare frà un mefe, dopo fatta la condanna/dia nelle carceri ad arbitrio del Prencipe: E fe àverà prodot» to fcientemente in Giudicio più Idromenti falli per valerfene, e di edì fe ne farà valfuto, in tal cafo per ogni Idromento, oltre il primo falfo, venga condannato e punito in lire cento, quali fe non potrà pagare frà un mefe,gli da troncata la mano dedra, e nondimeno perdila caufa, nella quale averà prodotto quei fai fi Idromenti. Di quel