Pagina:Statuto delle tre giurisdittioni di Telvana, Juano, e Castell'Alto.djvu/49

n De debitis folutis non petendis.

Cap. 66.

S Tatuimus, & ordinamus, quòd li quis fuo nomine per fe, velper alium petierit abaliquodebitumfibifolutum, & ulquead litem conteltatam perle vernerà, fatta legilima probatione de folutione debiti petiti, talispetensfolvatquaitam partem ejus, quod petierit Debitori ipiam folutionem probanti. Pra-ditta autem locum habeant in principali Creditore, & non in hseredibus, vel fuccelloribus lùis, nifi probaretur, ipfos fcivilTe folutionem fuiffe fattam.

Del non doverti dimandare debiti già pagati.

Gap. 66.

S Tatuimo, & ordiniamo, che fe alcuno per fej»

fteiìo, ò per mezo d’altri dimanderà da qualch’uno un debito già pagatoli, e perfevererafmo alla litte conteftata, facendofi dalla parte legitima prova del pagamento del debico > che vien dimandato, tal perfona, che dimanda, paghi la quarta parte di ciò, che dimanda al Debitore, che prò»

va haver fatto il pagamento. Le co fe predette^-»

però fi otfervino fidamente nel principal Credito, re, e non nelli heredi, ò diluifuccetfòri, mentre, non fi provi, che quelli habbino havuta_j fbienza dei pagamento feguito.

De debitis ufurariis non petendis.

Del non doverli dimandare debiti ufurarii.

Cap. 67.

S Tatuimus, & ordinamus, debita ufuraria, quas Ufurariis debentur, feu eredita ab U furario, vel ab aliquo alio prò eo nunquam peti polle, fed talia facientes cadant ipfojure ab omni jure per eosprastenfo in tali credito, &intelligatur contrailim effe ufur^nu m, li probabitur C^reditorem con fuetu m fuiffe facere contrattus ufurarios, vel fi etiam probabitur, quòdcontrattus fit ufurarius, & puniatur in quadruplo illius ufurx petitas, ultra dietam ufuram quamipfo jure eum priuari ftatuimus.

Quomodo jus reddi debeat quando de debito apparet Inftrumentum publicum.

Cap. 67.

S Tatuimo, & ordiniamo, che mai fi poffano dimandare da un Ufuraro, ò da altri per elfo debiti ufurari; dovutigli» ò crediti dell’Ufuraro, mà quelli, che fanno tali cofe, cadano fenz’altro da ogni raggione da loro pretefa in tal credito, e s’intenda, il contratto efferufurario, quando fi proverà, che il Creditore fia fiato folito à far contratti ufurarij, overo fi proverà, che il contratto fia ufurario, e fia caftigato con pena.»

quattro volte tanta, quanta è l’ufura dimandata, oltre la perdita di detta ufura, di cui fenz’altro lo determiniamo privato.

In qual Maniera debbafi far raggione, quando il debito fi prova con publico Inftrumento.

Cap. 68.

Cap. 6 8.

S Tatuimus, Se ordinamus, quòd prò exigendo debito alicujus fummx, feu rei, de qua apparet publicum Inftrumentum, vel Chyrographum privata manu confettum-, fubfcriptum tribus teftibus, non fit neceffelibellumin fcriptisproducere, fedfufficiat, prsfente nominato Debitore, aut eo abfente, legitimètamenadhoccitato, dittumln>Tatuimo, & ordiniamo, che per efigere un } debito di qualche fumma, ò di qualche cola, ella quale appare publico inflromento, q Chi5 grafo fatto per mano privata, e fottofcritto a tré teftimonij, non fia neccflario prefentare.»

1 dimanda in fcritto, ma batti produrrei detto nftromento, ò Chirografo del debito alapre:nza del Debitore nominato, overo con la di lui itatione legitima à tal’effetto, quando folle ab