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34 vata tamen detrazione ut fupra; faZa autem xffimatione notificetur Debitori de asftimatione, & relaxatione prxdiZis, & habeat Debitor terminum dierum 0Z0 continuorum ad rediinendumdiZapignora, folvendo, &reftituendo debitum capitale una cum expenfis.

Declarantesetiam, quòd Debitoràdie, quo iìbidiZa notificatici faZa fuerit, fi fe gravatimi prxtenderit, poffità JudicerevifionemdiZas Eftimationisimpetrare infra, dies tres, quam tamen revifionem intendimus fore fine prxgiuditio confuetudinis Thefim, & Grigni.

Statuentes, quòd promercedibusxltìmationis diZorum pignorimi folvantur quattuor quadrantes prò libra quorum unum habeat Notarius, duos Eftimatores, & unum officiali, ita tamen, quòd Merces ipforumnon excedat iummam unius aurei fcutati prò finguloeorum, quantscunquefueritfummx z ltimatioipfa.

Et quia sftimationes in fcriptis non notantur, necrediguntur, prout in icriptisnec Notari, nec redigi mandamus per Notarium à libris decem infra, ideòdilponimus, quòd à diZa fumma infra Notarius non habeat Mercedem aliquam, fed tota merces iìtclfimatoi uro, <& officiali.

Quaiiter Venditiones de bonis immobilibus Debitorum fieri debeant.

Cap. Gì.

fudetti pegni, pagando, e redimendo il debito capitale affieme con le fpefe. Dechiarando ancora, ch’il Debitore, che fi filmerà gravato nella flima, pofla nel termine de giorni tré doppolaL-».

notificatane di quella ottenere dal Giudice la_* revifione medefima, la qual revifione però intendiamo, che fia fenza pregiudicio della confuetudine di Thefino, e di Grigno. Statuendo, che per le mercedi della ftima di detti pégni fiano pagati quattro quattrini per lira, uno de quali appartenga al Nodaro, uno all’Officiale, e due alli ffimadori in modo però, che la mercede di quelli non ecceda la fumma d’un feudo d’oro per cadauno d’effi, fia poi di qualfivoglia fumma la fletta flima.

E perchè le flime non fi notano, ne fi fanno in fcritto, come appunto commandiamo, che fotto la fumma di lire dieci non fiano dal Nodaro notate, ne ridotte in fcrittura, perciò vogliamo, che fotto la detta fumma il Notaro non habbia Mercede alcuna, ma fia tutta delli Stimadori, & officiali, Come debbano farli le Vendite de beni immobili delli Debitori.

Cap. 62.

S Tatuimus, & ordinamus, quòd in bonis immobilibus propignore acceptis non aliter Creditor pignora ipfa in folutum accipere teneatur, quàmdetraóta quarta parte honorum xftimatorum, & fic cum benefitio quarti.

Quo vero ad venditiones diZorum bonorum, feu eorumin folutum dationes, mandamus, quòd faZa sftimatione ipforum bonorum-, fiat proclama fuper platèa loci, feuregulx, fub qua faZa fuerit xftimatio, leu eorurru venditio facienda erit, quaiiter venduto, leu datio in folutum cum defalcatone quarti tali Emptori, live Creditori fieri debet die tali de ipfisbonis, quarequicunquevult comparere ad contradicendum 5 & protettane!um de_, iure fuo cur dieta venditio D feu dado in ìolutum fieri non debeat 5 compareat infra terminimi dierum novem continuorum, fiatque dicium S Tatuimo, & ordiniamo, ch’il Creditore non fia tenuto ricevere in pagamento li Beni immobili prefi in pegno, che con la detrattone delia quarta parte delli Beni filmati, e cosi con il beneficio dei quarto • Circa poi alle vendite de-* fudetti Beni, ò dationi in pagamento di quelli, ordiniamo, che fattala flima d’effi beni, filaccia proclama nella Piazza del luogho, 0 della_^ regola folto la quale farà fiata fatta la filma, ò doverà farli la vendita di effi, qualmente fi deve fare in tal giorno la vendita d’effi beni, ò affégnatione in pagamento al Compratore, o Creditore con la dettratione del quarto, che pero Chiunque vuole comparire à contradire, e proteftare delle fue raggioni, per le quali intende, che non fi debba fare detta vendita, odanone in pagamento, comparifca nel termine de giorni nove continui, e^detto Proclama fi faccia tre volte, cioè ogni tre giorni una volta, e C h. u que comparirà fia afcoltato» e fi faccia giuft^.