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io8 & acceptare partimi in omnibus fupradittis cafibus. Quod fi conjugatus cum foluta rem habueritj poenaAdulteriiafficiatur.
De Inceftu.
Gap. 33.
S Tatuimus, & ordinamus, quod fi aliquis incettimi commiferit cum aliqua_, Muliere ex afcendentibus, vel defcendentibus, vel cum propria Sorore, vel Noverca, vel Uxore Fratris, tam Mafculus, quarru Fcemina ultimo fupplicio punian tur, fi fcienter ipfum delittum commiferint: In aliis vero inceftibus, fiadulterium, velftuprumaccedat, puniatur Mafculus, uel ultimo fupplicio, vel etiam poena perpetua triremium, vel banni, vel alla poena extraordinaria arbitrio Judicis fecundùm qualitatem perfonarum, & fa£ti: Mulier vero fuprafcripta posna adultera condemnetur; Sin autem neque adulterium, neque ftuprum cum inceftu interveniat, puniatur Mafculus, vel pcena temporali triremium, vel banni, aut alla pcena_ extraordinaria fecundùm qualitatem fatti, & perfonarum, Mulier vero prout ante dittum eft.
De his, qui nominaverint aliquas perfonas, live Mulieres honeftas Meretrices.
Cap. 34.
S Tatuimus, & ordinamus, quòd fialiquis vocaverit, feu dixerit contra aliquem virum bona; fams, feu conditionis fimilia verba, Becco, vel contra aliquanu honeftam MulieremMeretricem dixerit, feu eamficnominaverit, puniatur prò qualibet vice in libris decem, & minùs arbitrio Domini Vicarii, falva tameneifdem Viro, & Mulieri contra talem maledicentem attione injuriarum.
Dell’Incetto.; Cap. 33.
S Tatuimo J & ordiniamo; che s’alcuno com-?
metterà Incedo con qualche Donna degl’Afeendenti, ò Defcendenti, overo con la propria Sorella, ò Madrigna, ò Moglie del Fratello, fiano puniti con la Morte così il Mafchio, come la Femina, fe feientemente haveranno comtneffo un tal delitto: Negl’altri Incedi poi, fe vi aggiongc l’adulterio, ò lo dupro, da punito il Mafchio, ò con l’ultimo fupplicio, overo ancora con Galera, ò Bando perpetuo, ò con altra pena draordinaria ad arbitrio del Giudice fecondo la qualità del fatto, c delle perfone; Mà la.*’ Donna da punita con la pena fopradetta deliadulterio y Che fe non v’interviene, ne aduk terio, ne dupro aldeme con 1* incedo, d cadighi il Mafchio con la pena, ò di Galera, ò di Bando à tempo, ò con altra pena ftraordinaria fecondo la qualità del fatto, e delle perfone, mà la donna, come avanti d è detto.
Di quelli, che chiameranno qual-, che perfona, ò Donne honefte Meretrici.
Cap. 34.
S Tatuimo, & ordiniamo, chefe alcuno chiamerà, overo dirà contro un’altr’Huorao di buona fama, ò condicione quelle limili parole, Becco, overo contro qualche honefta Donna gli dirà Meretrice, overo così la chiamerà, fìa punito per qualonque volta in dieci lire, e meno ad arbitrio del Signor Vicario; Salva però alli fieffi Huomo, e Donna l’attione dell’ingiurie contro un tal maldicente.
De Di
