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la semplice trascrizione dei fatti quali più generalmente succedono anche oggidì1. Nondimeno la meta, a cui intendesi di tal modo aspirare, è ancora per molti rispetti ben lungi ed ardua a raggiungersi, appunto perchè, come pocanzi accennavasi, all’elemento fondamentale della natura umana se ne associano di continuo nell’azione altri e variabili; solo è vero e confortevole che ogni passo dato nella retta via dell’osservazione ci fa avanzare indubbiamente verso di essa; s’indovina già o si sente confusamente il ritmo del cuore che pulsa, se anche non si giunga ancora ad assegnarne con precisione la misura. Riguardo poi a certi fatti, che formano anzi il fondo del presente saggio del Guerry, come la ripartizione territoriale della criminalità nei varj paesi, sta nella natura stessa della cosa che nulla possa esistere di assoluto.


III.


Ed ora a compiere questo discorso ecco alcuni dei risultati più notevoli, contenuti nell’opera del Guerry.

Si è già indicato che egli ripartisce in 164 classi i motivi degli attentati alla vita di varia specie in Francia (empoisonnement, assassinat, meurtre, homicide); esse possono compendiarsi al modo seguente, riducendole ai loro capi più generali (pag. LXII-LXIV):


  1. Op. cit. Lib III, Cap. III, 5. — Quetelet vi tentò pure, in via empirica, una formolazione algebrica della propensione generale al crimine in funzione dell’età.