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generale a cui si riferiscono; costruendo per es. la curva delle medie ordinarie in luogo di quella delle librazioni, riportandosi a qualche altro aspetto anzichè a quello della distribuzione geografica; diversificando in somma in tutte le guise, che la natura del caso comporta, la base e l’argomento della tavola. E parimenti comprendesi che il metodo può eventualmente esser buono anche per altri soggetti che non sieno di statistica morale.
In ogni caso ne esce una carta compendiosa, destinata a raccogliere e raccostare un numero considerevole di elementi, una specie di carta-madre, come potrebbesi dire, dalla quale è poi facile cavare a volontà altre più semplici e particolari, e talvolta anche un intero atlante. E quest’è il carattere proprio della tavola di Guerry, nella quale avvisa egli stesso di aver voluto limitarsi, come già indicavasi, ad un semplice saggio1.
Del rimanente io non mi starò a spendere molte parole sull’importanza delle rappresentazioni grafiche in genere. Esse hanno indubbiamente il vantaggio massimo di tradurre in forma sensibile e rendere immediatamente percettibili all’occhio sopra breve pagina fatti e rapporti, che altrimenti non riescirebbero accessibili che all’intelligenza, e spesso altresì a grande sforzo e fatica, ove si vogliano comprendere nel loro sistema ordinato. Havvi cioè la chiarezza e insieme la vivacità e l’efficacia di una diretta percezione visiva; e nulla ne esemplifica meglio l’ufficio e il valore che
- ↑ Nello studio a parte dei singoli elementi considerati dal Guerry, o simiglianti, non è da dimenticare che essi non sono punto indipendenti gli uni dagli altri, ma essenzialmente connessi e per lo più in varia e scambievole corrispondenza. Da ciò una ragione di più di figurarli al più possibile in modo connesso, e far conto principalmente dei loro rapporti reciproci.