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Il corpo elettorale fu più che triplicato nel 1882 per la riforma introdotta colla legge 24 settembre di quell’anno. Nel 1895 si ebbe una considerevole diminuzione, in conseguenza della revisione straordinaria delle liste politiche ordinata in tutti i Comuni del Regno con la legge 11 luglio 1894, n. 2861.
Gli elettori aventi diritto al voto iscritti nelle liste del 18992 si ripartiscono cosi per compartimenti territoriali:
COMPARTIMENTI | Popolazione calcolata al 30 giugno 1899 |
Numero degli elettori politici con diritto al voto | |
assoluto | per 100 abitanti | ||
Piemonte | 3 389 667 | 367 928 | 10.56 |
Liguria | 997 726 | 104 959 | 10.52 |
Lombardia | 4 120 419 | 371 8382 | 9.02 |
Veneto | 3 146 669 | 242 376 | 7.70 |
Emilia | 2 318 410 | 175 883 | 7.56 |
Toscana | 2 836 884 | 201 122 | 8.61 |
Marche | 982 437 | 68 293 | 6.95 |
Umbria | 613 920 | 49 074 | 8.00 |
Roma | 1 048 182 | 65 951 | 6.29 |
Abruzzi e Molise | 1 401 147 | 79 697 | 5.68 |
Campania | 3 186 089 | 171 392 | 5.38 |
Puglie | 1 920 261 | 98 507 | 5.13 |
Basilicata | 552 141 | 23 774 | 4.31 |
Calabrie | 1 358 366 | 66 996 | 4,93 |
Sicilia | 3 623 175 | 140 322 | 3.87 |
Sardegna | 768 567 | 31 084 | 4.04 |
Regno | 31 762 810 | 2 248 509 | 7.08 |
Essendo un requisito essenziale, per essere iscritti sulle liste elettorali politiche, il saper leggere e scrivere, interessa vedere quali siano le proporzioni degli analfabeti nelle varie parti del Regno; la qual notizia si ricava dai risultati delle leve militari. Diamo perciò, per le singole provincie, le proporzioni dei coscritti analfabeti sopra
- ↑ Nel 1895 molti elettori riconosciuti indebitamente iscritti, o che non produssero i documenti voluti dalla legge per comprovare il diritto all’elettorato, furono cancellati dalle liste. Tenuto conto del probabile aumento verificatosi nei tre anni corsi dal 1892 fino alla vigilia della revisione suddetta, è risultato (da un calcolo il cui procedimento fu esposto nella Statistica delle elezioni generali del 1895) che la revisione portò la cancellazione di oltre 1 milione di elettori. Le più forti diminuzioni avvennero negli elettori per titolo di capacità, e principalmente in quelli che avevano ottenuta l‘iscrizione nelle liste in forza dell’articolo 100 della legge 94 settembre 1882, n. 999, o per aver superato l’esame della seconda classe elementare.<br=> La revisione delle liste sia politiche, sia amministrative è affidata ora in ogni Comune ad una Commissione, composta del Sindaco, presidente, e di quattro o di sei commissari, nominati dal Consiglio comunale e scelti anche fuori del Consiglio fra gli elettori del Comune. In ogni provincia funziona poi una Commissione elettorale provinciale, composta del Presidente del Tribunale sedente nel capoluogo della provincia, di un consigliere di prefettura designato dal Prefetto e di tre cittadini nominati.dal Consiglio provinciale fra gli elettori della provincia, che rivede in ultimo grado le decisioni delle Commissioni comunali e determina le liste definitive dell’anno.
- ↑ Ovvero nelle liste del 1900 per alcuni comuni.