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i - rime d'amore 37


LXIV

Consigli alle donne disposte ad amare.

     Voi che novellamente, donne, entrate
in questo pien di téma e pien d’errore
largo e profondo pelago d’Amore,
ove giá tante navi son spezzate,
     siate accorte, e tant’oltra non passate,
che non possiate infine uscirne fore,
né fidate in bonacce o ’n second’ôre;
ché come a me vi fian tosto cangiate.
     Sia dal mio essempio il vostro legno scorto,
cui ria fortuna allor diede di piglio,
che piú sperai esser vicina al porto.
     Sovra tutto vi do questo consiglio:
prendete amanti nobili; e conforto
questo vi fia in ogni aspro periglio.


LXV

Leggendo i versi di lei, in lui nasca qualche pietá.

     Deh, se vi fu giamai dolce e soave
la vostra fedelissima Anassilla,
mentre serrata, sí che nullo aprilla,
teneste del suo cor, conte, la chiave;
     leggendo in queste carte il lungo e grave
pianto, a cui Amor per voi, lassa, sortilla,
mostrar almen di pietá una scintilla,
in premio di sua fé, non vi sia grave.
     Accompagnate almen con un sospiro
la schiera immensa de’ sospiri suoi,
che mille volte i ciel pietosi udîro.
     Cosí sia sempre Amor benigno a voi,
quanto a lei fu per voi spietato e diro;
cosí non sia mai cosa che v’annoi.