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altri nove sonetti e un madrigale: della nostra edizione i nn. xviii (c. 140 a)1, xx (c. 140 a), xxvi (c. 140 6), xxvii (c. 140 b), in (c. 141 a), xiii (c. 141 a), xix (c. 141 b), xxviii (c. 141 b), xxix (c. 142 a), v (c. 142 a);—nel libro primo delle Rime spirituali.
Venezia, al segno della Speranza, 1550, si trovano i son. xxviii (c. 29 a) e xxiv (c. 194 a); — e infine nel libro in delle Rime di diversi nobilissimi et eccellentissimi autori, Venezia, al segno del Pozzo, 1550 (Cesano), sono 19 sonetti, quelli a cui ho posto i nn. xxiii (c. 20 a), ii (c. 20 a), xxiv (c. 20 b), xiv (c. 20 b), iv (c. 21 a), xxx (c. 21 a), xvii (c. 21 b), xii (c. 21 b), xxxi tc. 22 a), xxxii (c. 22 a), xxv (c. 22 b), xxi (c. 22 b), vi (c. 23 a), vii (c. 23 a), xxxiii (c. 23 b), xxii (c. 23 b), x (c. 24 a), viii (c. 24 a), xi (c. 24 b). Non so se tra questi sonetti dello Stampa sia compreso quello che il Quadrio (Storia e ragione d’ogni poesia, II2, 262) dice trovarsi con altri d’altri autori nel seguente rarissimo opuscolo: Stanze di m. Vincenzo Quirino bellissime ecc. ad instanza di Baldassar Paventino detto il Tonante, In Venezia, per Bernardino Bindoni, s. a., di cui ho fatto ricerche infruttuose presso parecchie biblioteche.
Non inutile stimo riprodurre qui due sonetti di Lodovico Domenichi, che riguardano Baldassare Stampa, col quale il poligrafo piacentino ebbe amicizia. Tra le Rime di in. Lodovico Domevichi, In Vinegia, appresso Gabriel Giolito de Ferrari, mdxliv, a c. 9 a, si trova il primo 2:
S’ogni vostro desir il cielo acqueti,
lo qual par che gli miei sdegni e rifiute,
e gradisca ognor piú quella virtute,
che farà i giorni vostri e molti e lieti;
se natura i bellissimi secreti
vi scopra e l’opre sue non conosciute,
e stieno al par di voi le lingue mute
degli antichi e novissimi poeti;
cantate in dolci versi e vaghe rime,
Stampa gentile, i lieti e i mesti effetti,
ond’or il mio bel sol m’alza ed opprime.
S’udirà poi dai nobili intelletti
lodar il nome vostro alto e sublime,
e darvi seggio fra gli spirti eletti.