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374 | nota |
xiii, xiv dalla edizione 1554 delle Rime della Stampa1; il ix, di Girolamo Molino, dalle Rime di m. Girolamo Molino novamente venute in luce ecc., In Venetia, mdlxxiii, c. 104 a; il xv, xvi, xvii li ho tratti dalle Rime di poeti italiani del secolo XVI, Bologna, Romagnoli, 1873 (Scelta di curiosità letter., dispensa cxxxiii, p. 154 sg.); di cui il raccoglitore (A. C.) dice d’averle derivate per la maggior parte dai codici G. V. Pinelli dell’Ambrosiana; e il xviii dal codice 115 della Trivulziana, dov’è trascritto di mano del marchese G. G. Trivulzio, che lo fece precedere da queste parole: «In un libro ms. che fu già di Alessandro Padoani, contenente varie poesie, eranvi xxi sonetti contro Gaspara Stampa, ma tutti erano stati lacerati, eccetto l’ultimo, che qui si trascrive, e che non subí la sorte degli altri, ma solamente fu in qualche parola cancellato», e seguito dall’explicit della serie infamante: «Il fine dei xxi. So: | sopra Mad. Gas | para Stampa».
Le 34 poesie di Baldassare Stampa sono tratte da varie stampe e raccolte del Cinquecento, non tutte riscontrate dai precedenti editori. Nel Dialogo amoroso di messer Giuseppe Betussi (In Venezia, al segno del Pozzo, mdxliii) sono i sonetti xiv (c. 37 b), xvi (c. 37 b), ix (c. 38 a), xxiii (c. 38 a), xxxiv (c. 38 b)2; — in fine alla Lettura di m. Benedetto Varchi, sopra un sonetto della «Gelosia» dimons. Dalla Casa ecc., In Mantova il dí xx luglio del xxxxv, dedicata da Francesco Sansovino a Gaspara Stampa, è ristampato il son. xiv (c. 19 a); — nel libro I delle Rime diverse di molti eccellentissimi autori ecc., Venezia, Giolito, 1545, sono le poesie i (p. 98), xv (p. 98), ix (p. 97), di cui le prime due soltanto furon ripubblicate nella seconda ristampa della medesima raccolta giolitina (Venezia, Giolito, 1549, p. 96); — nel libro ii delle Rime di diversi nobili huomini et eccellenti poeti nella lingua thoscana ecc., Venezia, Giolito, 1547 (ristampato con varianti, che però non riguardano le rime dello Stampa, nel 1548), si hanno (1) (2)
- ↑ Il vii è a p. 177 della edizione 1554, e ad esso la Stampa rispose con due sonetti, che tra le sue rime nella nostra edizione hanno i nn. cclxv, cclxvi; l’viii è a p. 131 della stessa edizione 1554, e ad esso la Stampa rispose con quello che nella presente edizione ha il n. cclxiv; tutti gli altri nella prima edizione stanno innanzi al canzoniere.
- ↑ Noto che questo sonetto accenna all’Arno e parrebbe non spettare allo Stampa; ma può essere stato scritto per incarico, in morte di donna fiorentina. Nello stesso Dialogo amoroso del Betussi, c. 37 a, c’è un altro sonetto, di Francesco Sansovino, pur esso in morte di una fiorentina.