64or lasso piango il mio passato male,
quando a le mie d’amor gravi percosse
non fu in dolcezza alcun diletto eguale. 67Amor d’acerbo colpo mi percosse,
di quel che di piacer è in tutto privo,
quando da me, madonna, vi rimosse. 70Dianzi fu ’l viver mio lieto e giulivo,
ed or, a prova del mio mal cotanto,
sento ’l mio ben, mentre di lui mi privo. 73Dch tornate a veder il mio gran pianto;
venite a rinovar l’aspre mie piaghe,
senza lasciarmi respirar alquanto: 76di ciò contente fian mie voglie e paghe,
che ’l mio duol, da voi fatto ancor maggiore,
mirin da presso l’alme luci vaghe. 79A me fia d’alta gioia ogni dolore;
e in gran pietá riceverá lo strazio,
e in dolce aita ogni aspra offesa il core, 82pur ch’a noi ritorniate in breve spazio.