Pagina:Stampa, Gaspara – Rime, 1913 – BEIC 1929252.djvu/262

256 veronica franco

     172E pur chiamando di mia donna il nome,
vera, unica al mondo eccelsa dea,
convien ch’a lei mi volga, e ch’io la nome.
     175Dch, non mi siate cosí iniqua e rea,
che ’l mio mal sia ’l ben vostro e che m’ancida
quella vostra beltá, che gli altri bea!
     178Ma quell’Amor, che v’ha tolto in sua guida,
e che tien nel cor vostro il suo bel seggio,
la crudeltá per me da voi divida;
     181ch’io piangendo umilmente ancor vel chieggio.