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196 | appendice |
XVIII
D’ignoto autore.
Epitaffio infamante.
Férmati, viator, se saper vuoi
l’èssito de la mia vita meschina:
Gaspara Stampa fui, donna e reina
di quante unqua p...... fûr tra voi.
M’ebbe vergine il Gritti, ed ho da poi
fatto di mille e piú c.... ruina;
vissi sempre di furto e di rapina,
m’uccise un c.... con gli émpiti suoi.
Vergai carte d’amor con l’altrui stile,
ché per quel fatto i versi mi facea
il Fortunio, compare mio gentile.
Va’ in pace, e, per temprar mia pena rea,
inestiami col m..... tuo virile,
ché sol quel, mentre vissi, mi piacea.