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CXCIX

Da lontano la ricordi; e torni presto.

     Signor, ite felice ove ’l disio
ad or ad or piú chiaro vi richiama
a far volar al ciel la vostra fama,
secura da la morte e da l’oblio;
     ricordatevi sol come rest’io,
solinga tortorella in secca rama,
che senza lui, che sol sospira e brama,
fugge ogni verde pianta e chiaro rio.
     Al mio cor fate cara compagnia,
il vostro ad altra donna non donate,
poi che a me sí fedel nol deste pria.
     Sopra tutto tornar vi ricordate,
e, s’avien che fia quando estinta io sia,
de la mia rara fé non vi scordate.


CC

Ogni gioia è partita con lui: oh torni presto!

     Al partir vostro s’è con voi partita
ogni mia gioia ed ogni mia speranza,
l’ardir, la forza, il core e la baldanza,
e poco men che l’anima e la vita:
     e restò sol, piú che mai fosse ardita,
l’importuna ed ardente disianza,
la quale in questa vostra lontananza
mi dá, misera me! doglia infinita.
     E, se da voi non vien qualche conforto
o di lettra o di messo o di venire,
certo, signor, il viver mio fia corto;
     perché in amor non è altro il morire,
per quel ch’a mille e mille prove ho scorto,
che aver poca speranza e gran disire.