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sione e tuttavia non parliamo, o, se ciò avviene, parliamo per un movimento spontaneo del corpo. Noi sogniamo anche di na­scondere agli uomini certe cose e ciò per la stessa decisione per cui, quando vogliamo, tacciamo ciò che sappiamo. Noi so­gniamo infine che facciamo per una libera decisione ciò che nella veglia non oseremmo fare. Vi sono dunque, io vorrei sapere, due specie di decisioni, l’una fantastica, l’altra veramente libera? Che se non si vuol andare a tanta stravaganza, bisogna necessariamente ammettere che quella decisione della mente, che si crede libera, non differisce dall’immaginazione o dalla memoria e non è altro che quell’affermazione che l’idea, in quanto idea, necessariamente involge. E con queste decisioni si formano nella mente con la stessa necessità con cui si for­mano le idee delle cose reali. Quelli dunque che credono di parlare o di tacere o di fare altro per una libera decisione della mente, sognano ad occhi aperti. (Et., III, 2, scol.).

Io dico libera quella cosa che esiste ed agisce per la sola necessità della sua natura; coatta quella che è determinata da un’altra cosa ad esistere e ad operare in una certa e determi­nata maniera. Così Dio esiste necessariamente, ma liberamente, perchè esiste per la sola necessità della sua natura. Così ancora Dio intende liberamente sè ed assolutamente tutte le cose: perchè dalla sola necessità della sua natura segue che egli intenda ogni cosa. Vedi dunque che io pongo la libertà non nella libera decisione, ma nella libera necessità.

Ma discendiamo alle cose create, che tutte sono determinate da cause esterne ad esistere e ad operare in un certo e determinato modo. E per intenderci chiaramente, prendiamo una cosa semplicissima. Per es., una pietra riceve da una causa motrice esterna una certa quantità di movimento, per la quale dopo, anche cessato l’impulso della causa esterna, continuerà necessariamente il suo moto. Questa persistenza del moto nella pietra è coatta non perchè necessaria, ma perchè determinata dall’impulso della causa esterna: e ciò che si dice qui della pietra si deve intendere di qualunque cosa singolare, per quanto complessa e capace d’un’attività multiforme: e cioè che ogni cosa è necessariamente determinata da una qualche causa esterna ad esistere e ad operare in un certo e determinato modo.