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72 la dama della regina

alle ortaglie: e solo a poco a poco per legge naturale dovevano aver formato una lunga via più o meno larga; più o meno tortuosa; dove, ad un certo punto, si era aperta una piazza in onore alla chiesa ed all’antico palazzo degli Alessandri divenuto poi il palazzo del podestà, o la podesteria. Le altre aperture tra case e case, non erano che vicoli o spazi indeterminati, i quali, dalla parte di Nord Est, mettevano ai campi e dalla parte opposta, al mare, poichè tutto il paese si stendeva lungo la spiaggia, ma senza simmetria, giù in un punto, col piede nell’acqua, e poi su, sopra un monticello di sabbia e sassi accumulati dai secoli: seguendo insomma i capricci del mare che ora s’addentra e ora sfugge; qua fa innalzare il suolo co’ suoi depositi, e un po’ più in là strappa e porta via terra e macigni. Tutte le case avevano aspetto umile tranne forse una diecina. Belle e veramente signorili, soltanto quelle dei conti Castellani, degli Alessandri, di Ettore Almerighi e del capitano Gori. Il palazzo Alessandri divenuto la podesteria, serbava ancora l’impronta di un antico palazzo veneziano del Quattrocento, guasto da gli anni e da posteriori aggiunte e rifacimenti. La chiesa pure presentava gli avanzi e i caratteri di un edificio assai armonioso e della stessa epoca, irrigidito da cattivi restauri, dopo una rovina quasi completa.