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70 la dama della regina

quasi un balsamo consolatore. Ettore Almerighi non distoglieva il suo sguardo dalla dama, e questa.... questa non comandava più ai propri occhi: li abbassava, li alzava al cielo, li rivolgeva al mare con una specie di rabbia, ma non riesciva a tenerli fermi; gli sguardi di Almerighi li attiravano con forza irresistibile.

— «Sarebbe vero?» pensò la fanciulla. E le sembrò che il sangue corresse più libero nelle sue vene e un’acre soddisfazione le riempisse il cuore.

Fu breve gioia. Mentre i suoi sguardi si rivolgevano ad Aurelio, raggianti di speranza, lo vide così triste, così affranto che la breve dolcezza le si mutò in rimorso. Come aveva ella potuto rallegrarsi del dolore di lui?

In quel momento si levò il maestrale; una raffica spezzò il sipario biancastro che nascondeva il sole: la terrazza brillò: tutti i volti s’illuminarono, e i petti oppressi respirarono avidamente la fresca brezza. Le voci salirono di un tono, limpide e spigliate.

L’arciprete andò al canocchiale.

— Una grande nave si avanza e porta bandiera tricolore: bandiera francese repubblicana.

— Vorranno vedere i preparativi di difesa della Dominante! — insinuò la voce ironica di Marco Apolonio.