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la dama della regina 69

Si assisero sulle poltroncine impagliate. Aurelio si avvicinò a Bianca, il cui volto pallido dimostrava una grande tristezza.

— Coraggio, signora.

Un malinconico sorriso sfiorò le rosee labbra.

— Non il coraggio mi manca. Vorrei essere con mio padre.... prendere parte alla lotta, ai disagi degli ultimi vendicatori, che saranno vinti, purtroppo; ma non abbandoneranno il loro posto fino all’ultima ora.

— Non tormentatevi, presto avrete sue notizie dirette.

Ella restò silenziosa. Non aveva mai sentito come in quel momento il peso della sua situazione: straniera in casa di stranieri.... mantenuta per carità!.. E.... forse nuovi affanni l’attendevano. Un germe nuovo era penetrato nel suo cuore, un germe fatale di cui ella sentiva oscuramente la dolcezza e lo spasimo.

Appoggiata al parapetto, all’altra estremità della terrazza, Elena Alvisi osservava la parigina e osservava Aurelio, e la sua povera anima si torturava intorno all’angente problema. Si amavano? Si erano intesi?...... «Egli certo l’ama» si diceva la dolorosa. — «Egli l’ama: lo manifestano i suoi occhi, la sua voce. Ma ella?»....

D’un tratto Elena vide o le parve di vedere una cosa che fu per il suo cuore tormentato