Pagina:Speraz - la Dama della Regina.pdf/74

64 la dama della regina

sere, come tutte le dame dei suo tempo, buona cavalcatrice; e la scuderia del conte era ben fornita.

— Ebbene? Come state? Il nostro piccolo mondo vi sembra più noioso della solitudine? Dite!

— Noioso?..... Perchè pensate questo? Sono tutte persone a modo. Perfino questo vostro feroce rivoluzionario ha l’aspetto e i modi di un vero gentiluomo....

— L’Almerighi?.... Lo è difatti. A Venezia, dove suol passare l’inverno, è l’idolo dei salotti: la sua bellezza, il suo spirito, le sue bizzarrie gli hanno creato una fama esagerata di homme à bonnes fortunes. Potrebb’esserlo, ma l’animo elevato non gli consente di appagarsi di siffatte glorie.

Bianca arrossì lievemente e poi sorrise.

— Voi me lo dipingete quasi come un eroe! Già l’Italia è un paese strano, forse il solo dove un uomo può essere statuariamente bello senza per ciò essere sciocco, nè ridicolo.

Vi ringrazio.... per i miei connazionali. Ora sentite un’altra cosa. Poichè il destino vi ha portata in questo paese, non vi dispiacerà forse di conoscerne le selvagge bellezze. Vi proporrei.... una gita nei dintorni.... una cavalcata..... Non dite di no!....

— Saremo in molti?