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50 | la dama della regina |
scorsi, il fondo dei loro pensieri. Ardevano di conoscerla. Ettore Almerighi le mandava fasci di fiori che donna Anna Maria disponeva in bei vasi orientali sul davanzale della finestra, su i mobili della camera dove Bianca trascorreva le sue ore malinconiche. Un giorno però ella disse nella sua lingua.
— Perchè mi portate tanti fiori? Non dovete spogliare per me il vostro giardino... E poi, non mi rallegrano i fiori....
Donna Anna Maria che intendeva perfettamente il francese le rispose in italiano.
— Questi fiori non sono del mio giardino. Un signore mio amico e vostro ammiratore li manda per voi, dalla sua villa.
La giovine fece un atto di meraviglia, ma non replicò. Aurelio intanto aveva scritto a Venezia per informare il suo parente Giovanni Resta e il procurator Francesco Pesaro dello stato di languore di Bianca Verdier, e pregarli, se potevano aver notizie del padre della giovine signora, di comunicargliele al più presto. Nei brevi dialoghi Bianca parlava sempre di suo padre che era stato, ed era ancora, uno tra i capi più ostinati della controrivoluzione nelle provincia dell’Ovest, quindi sempre in pericolo d’essere ucciso. Arrivò finalmente una lettera nella quale si assicurava che il marchese di