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40 la dama della regina

— Tu l’ami già tanto?

Sul nobile viso leggermente abbronzato del giovine gentiluomo salì una fiamma.

— Credo di no. E non c’era bisogno che l’amassi per morire con lei se non riescivo a salvarla. Pensa, l’hanno raccomandata a me, il nostro parente e il cavalier Francesco Pesaro a nome pure di altre nobili persone.... dell’ambasciatore russo.... del Doge stesso. Ti pare che io potessi ripresentarmi mai più davanti a tali persone se ella fosse morta.... mentre era con me? Ma non parliamo più di questo. I pericoli passati bisogna dimenticarli.

— Tu puoi dimenticarli.... Io non dimenticherò mai di averti quasi perduto..... Basta... hai ragione. Parliamo d’altro. Raccontami la storia di questa giovine con la quale dovrò convivere.

— Posso dirti quel poco che ne so; ripeterti, cioè, quello che mi raccontò il procurator Pesaro. A sedici anni Bianca entrò alla corte di Francia in qualità di damigella d’onore di Maria Antonietta, quando i tempi volgevano già assai torbidi: poco dopo, suo padre, il marchese di Verdier le fece sposare il cavalier Clarance che per l’età poteva esserle nonno: uomo amabile, però, a quanto dicono: dall’aspetto simpatico e ancora seducente. Sembra che la giovanotta l’ab-