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38 la dama della regina

Egli appariva straordinariamente commosso: si sentiva la tempesta che gli gonfiava il petto. Vi fu un silenzio. Donna Anna Maria si asciugò gli occhi.

— Povera Venezia — mormorò. — Povera la nostra Repubblica, dopo tanti secoli di gloria!

Poi, per cambiare discorso e stornare dalla mente del figliuolo i desolati pensieri, gli narrò la scena drammatica avvenuta in mare la sera innanzi.

Aurelio ascoltava con un mezzo sorriso e gli occhi gli brillavano.

— Dunque tu hai avuto paura che foss’io in quella barca?... E chi sa quanto hai pianto e pregato?....

— Già, ti vedevo da per tutto e l’arciprete mi canzonava, lui, coraggioso!

— E poi, si sono salvati, eh, quelli della barca?... Ma non ne avete saputo nulla?

— Nulla! E mi piacerebbe tanto di sapere.... Aurelio sorrise: tacque alcuni istanti, poi esclamò:

— Ebbene sappi.... ero proprio io...

— Tu?!! Oh! figlio mio in quale pericolo ti sei trovato!....

E scoppiò in un pianto dirotto.

— Oh! mamma, perchè piangi adesso?

Non sono qui con te?.... Dovresti consolarti che mi sono salvato, e invece piangi!