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la dama della regina 35

La forestiera che intanto si era alzato il velo, scoprendo un volto fresco e attraente, s’inchinò e rispose cortesi parole nella sua lingua.

— È francese? Forse emigrata?...

La dama affermò.

— Oh! come sono lieta di accoglierla nella mia casa... Nelle mie braccia se permette...

La giovine comprese e con amabile slancio si gittò al petto della nobile ospite, pensando forse alla madre sua morta da tanti anni, e appena conosciuta.

— Mi chiamo Blanche — disse.

Aurelio completò:

— .... figlia del marchese, di Verdier, vedova del cavaliere Armando de Clarance che fu tra le prime vittime della rivoluzione...

— Vedova! — esclamò la contessa. — Così giovine!... Povera figliola!....

La dama fu pregata di accomodarsi, e la contessa la circondò di tutte le cure. Intanto la cameriera le apparecchiava la più bella camera con finestre sul mare e sul giardino. Il domestico portò due tazze di cioccolato. Bianca parlò un poco con la contessa tra francese e italiano. Ma Aurelio avvertì presto sua madre che la dama non aveva chiuso occhio in tutta la notte e doveva avere un gran bisogno di riposo. La contessa s’affrettò ad accompagnare l’ospite nella